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Eclissi di sole: lo spettacolo della Natura 

Molti di voi probabilmente avranno assistito alle fasi parziali di un’eclissi di Sole, magari aiutandosi con rimedi fatti in casa e assolutamente da evitare, come lastre fotografiche, floppy disk, maschere da saldatore.

Se non avete più di 50 anni e non siete andati fuori dal nostro paese, non avete di sicuro mai assistito alla fase totale di un’eclissi di Sole, sicuramente lo spettacolo più bello della Natura.

Se siete arrivati in questo sito, saprete già che il prossimo Novembre la costa nord-orientale dell’Australia sarà interessata da questo rarissimo evento cosmico.

Se pensate che non valga la pena spostarsi così tanto per un’eclisse totale di Sole, aspettate di comprendere cosa si può effettivamente osservare, al di là dello spettacolo di un paese-continente che offre bellezze naturalistiche uniche, senza contare il fatto che se mancate l’appuntamento di Novembre, dovreste aspettare fino al 2026!

Cos’è e quando si verifica un’eclissi di Sole?

Un’eclissi di Sole è un fenomeno prospettico che coinvolge la Luna ed il Sole stesso.

La Luna, il nostro satellite naturale, ruota intorno alla Terra in circa 29 giorni. Il fenomeno delle fasi ne è la prova più evidente e da questo possiamo iniziare a comprendere qualcosa in più su questa apparentemente semplice configurazione geometrica.

Un’eclissi totale di Sole si verifica infatti quando la Luna si trova esattamente tra la Terra ed il Sole, quindi sempre e solo in fase di Luna nuova. Proprio come qualsiasi ostacolo che blocca la luce solare, il nostro satellite naturale proietta un’ombra dal diametro di poche centinaia di chilometri su alcune fortunate zone della Terra.

A rendere il gioco ancora più interessante e, purtroppo, raro, ci sono due fattori:

  1. Se le eclissi si verificano sempre con la luna nuova, perché non abbiamo un’eclissi di Sole ogni mese? Perché purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista), l’orbita della Luna non giace sullo stesso piano dell’orbita della Terra intorno al Sole, ma è inclinata di circa 5°. Senza entrare troppo nei dettagli, questo significa che ad ogni Luna nuova, quando effettivamente il nostro satellite dovrebbe trovarsi tra noi ed il Sole, in realtà esso si trova leggermente più in alto o più in basso rispetto all’orbita della Terra, con il risultato che l’ombra proiettata dal suo disco cade nello spazio.

  2. Il diametro apparente della Luna, ovvero l’angolo che sembra sottenderci nel cielo, è circa uguale a quello che ci sottende il ben più distante Sole. Il risultato? La Luna riesce quasi sempre a coprire per intero il disco solare se ci si trova nella zona giusta, facendo calare improvvisamente la notte sull’ambiente circostante. Il termine “quasi sempre” non è casuale, perché l’orbita della Luna attorno alla Terra non è circolare ma ellittica. In conseguenza di ciò, quando il satellite si trova nel punto più lontano, il diametro apparente è inferiore a quello del Sole, con il risultato che l’eventuale eclissi non sarà totale ma anulare: la Luna sembra entrare letteralmente nel disco solare producendo un anello di fuoco che però non risulta spettacolare come un’eclissi totale perché sulla zona interessata non cala la notte.

    Ecco quindi spiegata la rarità delle eclissi di Sole, specialmente quelle totali: la Luna non solo non deve trovarsi alla massima distanza dalla Terra, altrimenti non coprirebbe il disco solare, ma nella fase di luna nuova la sua posizione deve essere a ridosso o molto vicina al punto in cui l’orbita interseca il piano orbitale terrestre. Se tutto questo non bastasse, il diametro apparente, al massimo di poco maggiore di quello solare, rende accessibile la fase totale di un’eclissi solamente ad una stretta regione terrestre non più ampia di 200 km e lunga qualche migliaio.

Senza dover fare complessi ed astrusi calcoli matematici, si comprende bene che l’eventualità che una zona della Terra possa venire interessata da un’eclissi totale di Sole sia estremamente ridotta.

Si, ma quanto ridotta? Basti pensare che l’ultima eclissi solare totale visibile dall’Italia si è verificata nel Febbraio 1961 e la prossima è prevista per il 2081!

L’ultima eclissi di Sole che ha interessato l’Europa si è verificata l’11 Agosto 1999, la prossima sarà nel 2026, limitata alla parte nord-orientale della Spagna.

Se diamo uno sguardo a tutto il mondo, le cose vanno meglio, ma non quanto si crede.

Spesso le eclissi totali si verificano infatti in luoghi molto lontani e difficilmente accessibili, come quella dell’11 Luglio 2010 visibile solamente dall’isola di Pasqua, o quella del 1 Agosto 2008 che ha interessato principalmente polo nord e Siberia.

A complicare la situazione possiamo aggiungere uno sguardo al futuro, che non sembra affatto promettente; stiamo infatti per entrare in un periodo nel quale le eclissi totali di Sole saranno molto rare. Ad esclusione di quella del 20 Marzo 2015 che interesserà le remote isole Svalbard, a circa 1000 km dal polo nord, sulla Terra non vi sarà più un’eclissi totale di Sole fino al 12 Agosto 2026.

L’appuntamento del prossimo Novembre diventa quindi ancora più importante se non vogliamo aspettare altri 14 anni!

Elenco e zone di visibilità delle prossime eclissi solari. In blu quelle totali, le uniche durante le quali scende la notte. 

Le emozioni di un’eclissi totale

Al di là della rarità delle eclissi totali di Sole che contribuisce a renderle affascinanti a priori, proprio come dei rari gioielli, cosa spinge gli appassionati di tutto il mondo ad affrontare traversate di migliaia di chilometri per osservare la fase clou di un evento che nella migliore delle ipotesi ha una durata massima di 7 minuti appena?

Difficile comprendere le emozioni che si possono provare osservando la fase totale di un’eclissi di Sole se non si ha mai avuto la fortuna di assistervi; io ci provo, aiutandomi con qualche foto e video che spero vi aiutino a comprendere lo spettacolo al quale potremo assistere.

Al centro della fascia interessata da un’eclissi totale di Sole l’evento inizia come molte delle eclissi parziali che probabilmente avrete già visto con i vostri occhi.

Nulla cambia nel paesaggio, almeno in prima impressione. Anche se il Sole è coperto per oltre l’80% dalla Luna, non notiamo cambiamenti nell’illuminazione dell’ambiente circostante.

La nostra stella è ancora troppo brillante per essere osservata ad occhio nudo. Solamente con un opportuno e sicuro filtro solare si può notare che effettivamente ne manca un pezzo. Carino, curioso, ma forse non abbastanza emozionante.

Mano a mano che la Luna avanza e comincia a coprire, lentamente, più dell’80% del disco solare, i più attenti cominceranno a notare una strana luce. E’ come se di fronte al Sole ci fossero delle sottili nubi che ne riducono la luminosità, ma il cielo è sereno e questo comincia a confondere il nostro cervello che non trova una spiegazione alle informazioni che sta raccogliendo dai sensi.

Con il Sole coperto per oltre il 90%, la luce che ci arriva è simile a quella di un’uggiosa giornata d’autunno. Comincia ad alzarsi una leggera brezza provocata dal raffreddamento del suolo. Il paesaggio sembra ovattato. Suoni e movimenti sembrano rallentati. Il Sole è di nuovo troppo brillante per osservarlo ad occhio nudo e sembra quindi sempre lo stesso.

Se abbiamo la fortuna di trovarci vicino alle folte fronde di un albero, possiamo cominciare a notare qualcosa di strano in terra: la luce solare che filtra attraverso le strette trame di rami e foglie proietta decine di sottili falci solari.

 

Il momento migliore deve ancora arrivare però, e lo farà in modo talmente iprevedibile e rapido che vi lascerà senza fiato per diversi secondi.

Con la Luna che copre circa il 95% del Sole, la luce comincia a scarseggiare, ma è ancora giorno. Se osserviamo con un paio di occhialini solari possiamo apprezzare il movimento della Luna su quello che rimane del Sole.

Se ci troviao su una collina più alta del paesaggio circostante, potremmo osservare l’ombra della Luna che avanza verso di noi e come una spessa e velocissima nuvola comincia a far calare la notte tutt’intorno.

L’ombra della Luna ripresa dallo spazio

 

 

Le colline in lontananza diventano buie, così come l’orizzonte; qualche secondo di attesa e questa ombra scura ci investe alla velocità di 2800 km/h.

Tutto ad un tratto, in una frazione di secondo, cala il buio quasi totale.

Non è un tramonto, non è una nuvola che copre il Sole: è qualcosa di unico che trasforma un soleggiato giorno in una limpida e strana notte.

Se alziamo lo sguardo al cielo senza più aiutarci con il filtro solare, possiamo assitere ad un gioco di colori e luci meraviglioso.

Il Sole è completamente nero e circondato da un anello brillante che sfuma nel cielo. Stiamo osservando la sfuggente corona solare, l’atmosfera della nostra stella, altrimenti invisibile perché milioni di volte più debole della rovente superficie solare.

 

 

La corona solare

 

Allargando lo sguardo il quadro è completo. Non servono telescopi, neanche binocoli: il nostro occhio è lo strumento migliore.

Per oltre mezzo cielo attorno al Sole eclissato si osservano stelle e pianeti brillanti, come se ci trovassimo in una notte di Luna piena.

Si, anche di giorno, sebbene nascosti dalla nostra brillante atmosfera, così essenziale per la vita sulla Terra, le stelle sono sempre lì pronte a ricordarci il nostro posto in questo magnifico Universo.

 

 

 

Fase totale di un’eclissi di Sole

 

L’ombra della Luna non riesce ad oscurare tutto il cielo perché troppo stretta. Durante questi pochi minuti potremmo quindi assistere ad un lento spostarsi di tinte e colori.

L’orizzonte resterà quasi completamente fuori dall’ombra della Luna, risultando quindi brillante e tendente ai colori del tramonto. L’arco scuro centrato attorno al Sole che ci permette di vedere le stelle e rende il cielo scuro quasi come di notte, lentamente si sposterà liberando parti di cielo da una parte ed oscurandone altre, come se fosse un gigantesco buco nel sottile strato di atmosfera che ci separa dallo spazio.

Meravigliati da cotanta bellezza, quasi non ci accorgiamo di cosa succede all’ambiente circostante. La temperatura è scesa bruscamente di diversi grandi, probabilmente anche 10 se siamo nel mezzo della giornata; il vento si è acuito, la natura di colpo si è addormentata e tutt’intorno tace.

Pochi secondi per gustarsi una situazione così irreale e allo stesso tempo unica, poi dal Sole comincia ad uscire il primo raggio di luce.

La Luna sta abbandonando il disco della nostra stella; le sue montagne più alte cominciano a giocare con la luce del Sole mostrandolo e nascondendolo subito dopo. Questo è l’avvertimento che la fase totale sta per finire.

Così come queste strane tenebre sono giunte lasciandoci senza parole e facendoci precipitare in una situazione completamente diversa, con la stessa velocità ora ci abbandonano. Una manciata di secondi e il giorno ritorna come se niente fosse accaduto.

Questo è il ciclo della Natura; questa è un’infinitesima parte del meraviglioso Universo che abbiamo la fortuna di poter osservare con sublime consapevolezza.

 

Appuntamento in Australia

L’eclissi solare del prossimo Novembre sarà totalmente invisibile dall’Italia perché si verifica quando il Sole è sotto l’orizzonte.

La fase totale dell’evento sarà visibile sulla terraferma solamente dalle coste australiane la mattina del 14 Novembre 2012.

Se non dovesse bastare il racconto e le immagini di una tipica eclissi totale di Sole, provate ad immaginare l’emozione del Sole rosso infuocato e già intaccato dall’abbraccio lunare, spuntare dalle immense distese dell’oceano Pacifico e specchiarsi sulla barriera corallina più grande e bella del mondo.

L’avanzare dell’alba è accompagnato in perfetta sincronia dall’avanzare della Luna, fino a quando, circa 2 ore dopo, dall’oceano fa capolino velocissima l’ombra del nostro satellite naturale che improvvisamente rende buio quel pezzo di orizzonte che aveva appena fatto in tempo a salutare il tepore solare. Stelle, pianeti e soprattutto costellazioni invisibili dai cieli italiani accompagnano in rigoroso silenzio questi due minuti di meraviglioso stupore.

Dietro di noi il cielo resta chiaro, sembra sia arrivato il tramonto, ma in realtà è semplicemente un’alba che per una volta nella nostra vita si è presentata due volte nel giro di un paio d’ore.

Percorso dell’eclissi totale di Sole del prossimo 13 Novembre 2012

 

>> Guarda il Video dell’eclissi del messico 1991 <<

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