Categoriaworkshop

Sotto un tappeto di stelle

via lattea, scattata con EOS1100D + 18-55
Powered by IMG-in.it – con Daniele Gasparri & Giulio Fratticioli

Descrizione: Workshop di astronomia e fotografia astronomica sotto l’incontaminato e spettacolare cielo di Forca Canapine.

Prima tappa del workshop intercontinentale in Australia.

Poche persone nella propria vita hanno potuto ammirare la bellezza di un cielo non contaminato dalle luci artificiali; ancora meno coloro che hanno potuto osservare e fotografare le gemme del cielo che letteralmente esplodono sotto i nostri occhi.

Nella spettacolare cornice di Forca Canapine, a circa 1500 metri di quota, di fronte al monte Vettore e ospiti del rifugio le Cese, attrezzato con ristorante, servizi e camere, potremo godere di uno degli spettacoli più belli della Natura e immortalarlo sui nostri sensori digitali.

Dove, come e quando: Due classi di massimo 10 partecipanti. La prima dal

pomeriggio di sabato 15 Settembre 2012 fino alla mattina di domenica 16 Settembre. La
seconda classe dal pomeriggio del 16 Settembre alla mattinata del 17. Rifugio Le Cese, Forca Canapine.

Servizi compresi nell’offerta:

  • Pernottamento in camera quadrupla (doppia con piccolo supplemento se disponibile).
  • Cena colazione per la giornata scelta.

A disposizione di ogni partecipante ci saranno telescopiper l’osservazione e la fotografia, montature per l’inseguimento, treppiedi, obiettividispense per introdurre la teoria della fotografia astronomica, CD-rom contenente programmi di elaborazione di foto astronomiche, copia digitale del libro “primo incontro con il cielo stellato” di Daniele Gasparri, Reflex digitali e analogiche, pellicole, e tanti accessori per le riprese astronomiche messi a disposizioni da Foto Fratticioli.

Programma:

Ore 16 circa:

Ritrovo partecipanti e inizio della trattazione teorica in programmazione alla ripresa del cielo. I temi trattati saranno:

  1. Alla scoperta del cielo: gli oggetti da fotografare
  2. Fotografia diurna e astronomica: somiglianze e differenze
  3. strumentazione per la ripresa del cielo
  4. obiettivi, diaframmi, sensibilità, tempi di esposizione
  5. la calibrazione degli scatti: dark frame e flat field
  6. la ripresa attraverso il telescopio: camere CCD e autoguida (cenni)
  7. cenni di elaborazione delle immagini
  8. applicazioni possibili per la serata e consigli pratici su come procedere: rotazione polo celeste, mosaico a grande campo della Via Lattea, ripresa a medio campo della galassia di Andromeda, doppio ammasso nel Perseo, ammasso globulare M13.
  9. Consigli pratici per la ripresa.

Ore 20 circa: Cena presso il ristorante del rifugio

Ore 21:30: inizio serata astronomica

Cenni di orientamento nel cielo: trovare i punti cardinali e le costellazioni più brillanti

Stazionamento montature, inizio delle riprese e delle osservazioni fino a esaurimento energie.

Assistenza continua da parte di Giulio Fratticioli e Daniele Gasparri

Riprese fino tarda notte.

Sveglia all’albore per fotografare l’alba… per chi ce la fa…

Mattina seguente:

Colazione e ritrovo per l’analisi e l’elaborazione del materiale prodotto. Consigli su come estrapolare il grande segnale raccolto per ottenere riprese davvero meravigliose.

2-3 computer portatili a disposizione per la post produzione, si consiglia comunque di portare il proprio per snellire la didattica.

le immagini migliori saranno pubblicate nel sito IMG-in.it e inviate alla rivista astronomica Coelum

Avvertenze:

La temperatura durante la notte potrebbe scendere di diversi gradi, meglio portare abbigliamento pesante per affrontare nelle migliori condizioni la notte.

L’attuazione del workshop è all’insindacabile giudizio delle condizioni meteo.

Quota di partecipazione: €199,oo comprensivo di quanto precedentemente elencato.

Per i partecipanti è previsto un buono di € 100,oo da utilizzare per il workshop INTERCONTINENTALE in Australia, in occasione dell’eclissi totale di Sole.

Per maggiori info e prenotazioni: 335 8385856foto@fratticioli.com

La foto, che potrete vedere ad una risoluzione più gratificante in questo LINK, è stata scattata da Daniele Gasparri nel mese di Luglio con una reflex entry level eos 1100D, utilizzando un obiettivo standard 18-55 compreso nel kit base. Immaginate le infinite potenzialità creative che vi aspettano!

 

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Workshop 2

Fotografare l’Eclisse

L’eclisse può essere fotografata con successo a patto che si seguano le precauzioni di seguito descritte. Quasi tutte le macchine fotografiche con possibilità di operatività in manuale possono essere utilizzate per immortalare questo raro evento.

Tuttavia, si raccomanda di impiegare ottiche con una focale abbastanza lunga per produrre un’immagine del Sole più ingrandita possibile. Un obiettivo standard da 50mm produce sul negativo un disco solare dal diametro di soli 0,5 mm, mentre un teleobiettivo da 200 mm arriva a 1,9 mm.

Una delle scelte più indicate è quella di usare uno dei compatti obiettivi catadiottrici con lenti a specchio, diventati facilmente reperibili negli ultimi 10 anni.

La lunghezza focale più comune tra obiettivi di questo tipo è di 500 mm, e produce sul negativo un disco solare dal diametro di 4,6 mm.

Supponendo di avere una corona che si estende per un raggio solare da ogni parte, l’insieme dell’immagine nella fase di totalità arriverà quindi a coprire un diametro di 9,2 mm.

Applicando un duplicatore di (2X) si raggiunge una lunghezza focale di 1000 mm, che raddoppia il diametro del Sole portandolo a 9,2 mm.  Le focali oltre il metro rientrano normalmente nell’ambito dei telescopi amatoriali.

Se si prevede di riprendere l’intero disco solare su un negativo formato 35 mm, l’ottica non deve mai superare i 2600 mm. Tuttavia, poiché il “mirino” della maggior parte delle fotocamere non mostra con estrema precisione il campo effettivamente inquadrato nel negativo, il limite pratico è quello di una focale di 2000 mm.

Focali più lunghe consentono di riprendere una porzione ingrandita del disco solare. Per riuscire a fotografare la corona durante la totalità (utilizzando il formato 35 mm) non bisognerebbe usare focali più lunghe di 1500 / 1800 mm.

Mantenendo però la focale sui 1000 mm l’inquadratura diventa meno critica e si possono riprendere linee di campo della corona più estese. Per ogni data lunghezza focale, il diametro del disco solare sul negativo in mm corrisponde con buona approssimazione alla stessa lunghezza focale divisa per 109.

Un filtro solare (in vetro o in mylar) deve essere utilizzato durante tutte le fasi di parzialità, per consentire sia di osservare che fotografare senza correre rischi per la vista. I filtri solari sicuri normalmente attenuano di un fattore 100.000 la radiazione del Sole nel visibile e nel vicino infrarosso.

Il fattore di attenuazione di un filtro e la sensibilità della pellicola utilizzata giocano un ruolo fondamentale nel determinare la corretta esposizione fotografica.  Fino a quando il Sole emette luce abbondante, si consiglia di utilizzare pellicole di sensibilità medio-bassa (50 – 100 ISO).

Il metodo più semplice per determinare la corretta esposizione per le fasi parziali, è quello di effettuare un test di prova sul Sole non eclissato, scattando un rullino di fotografie al Sole pieno con un determinato diaframma (da f/8 a f/16) ed utilizzando tutti i tempi di otturazione da 1/1000 a 1⁄4 di secondo.

Una volta sviluppata la pellicola, si verifica quale sia l’esposizione migliore e si userà il relativo tempo di posa per riprendere tutta la fase di parzialità.