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Programma viaggio

Programma Australia:

 

  • 7-10  Novembre: Esplorazione dell’ambiente affascinante della foresta pluviale, incontro con gli aborigeni e distribuzione occhiali anti danno oculare da eclissi.
  • 11-14 Novembre: lezioni di astronomia e formazione fotografica con giornata di riprese coordinate durante l’eclissi. (14 Nov all’alba –  UTC: 13 Nov h20.30)
  • 15-18 Novembre: lezione a raso d’acqua per esplorare le meraviglie della barriera corallina – vedi dettagli workshop acquatico

Hotel:

In base alle proprie  proprie esigenze d’alloggio sono stati prenotati diverse accomodazioni con vari target di prezzo partendo da € 30,00 fino a  € 100,00 al giorno a persona.

Volo:

Possibilità di prenotare tramite agenzia FeduxViaggi o sfruttando le varie offerte che potrete trovare in questi LINK (prezzi a partire da € 800,00)

Contenuto guida del progetto:

 

  1. Fai parte anche tu della realizzazione del libro che testimonierà la missione;
  2. partecipa alle tappe e attività;
  3. Diventa collaboratore della pubblicazione sul nostro sito dello svolgimento passo passo del progetto;
  4. Presenta insieme a noi il libro e le attività correlate;
  5. Condividi il risultato del tuo lavoro.

 

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La Pellicola 35mm

Fotografare l’Eclisse con pellicola 24×36  – (archivio)

L’eclisse può essere fotografata con successo a patto che si seguano le precauzioni di seguito descritte. Quasi tutte le macchine fotografiche con possibilità di operatività in manuale possono essere utilizzate per immortalare questo raro evento.

Tuttavia, si raccomanda di impiegare ottiche con una focale abbastanza lunga per produrre un’immagine del Sole più ingrandita possibile. Un obiettivo standard da 50mm produce sul negativo un disco solare dal diametro di soli 0,5 mm, mentre un teleobiettivo da 200 mm arriva a 1,9 mm.

Una delle scelte più indicate è quella di usare uno dei compatti obiettivi catadiottrici con lenti a specchio, diventati facilmente reperibili negli ultimi 10 anni.

La lunghezza focale più comune tra obiettivi di questo tipo è di 500 mm, e produce sul negativo un disco solare dal diametro di 4,6 mm.

Supponendo di avere una corona che si estende per un raggio solare da ogni parte, l’insieme dell’immagine nella fase di totalità arriverà quindi a coprire un diametro di 9,2 mm.

Applicando un duplicatore di (2X) si raggiunge una lunghezza focale di 1000 mm, che raddoppia il diametro del Sole portandolo a 9,2 mm.  Le focali oltre il metro rientrano normalmente nell’ambito dei telescopi amatoriali.

Se si prevede di riprendere l’intero disco solare su un negativo formato 35 mm, l’ottica non deve mai superare i 2600 mm. Tuttavia, poiché il “mirino” della maggior parte delle fotocamere non mostra con estrema precisione il campo effettivamente inquadrato nel negativo, il limite pratico è quello di una focale di 2000 mm.

Focali più lunghe consentono di riprendere una porzione ingrandita del disco solare. Per riuscire a fotografare la corona durante la totalità (utilizzando il formato 35 mm) non bisognerebbe usare focali più lunghe di 1500 / 1800 mm.

Mantenendo però la focale sui 1000 mm l’inquadratura diventa meno critica e si possono riprendere linee di campo della corona più estese. Per ogni data lunghezza focale, il diametro del disco solare sul negativo in mm corrisponde con buona approssimazione alla stessa lunghezza focale divisa per 109.

Un filtro solare (in vetro o in mylar) deve essere utilizzato durante tutte le fasi di parzialità, per consentire sia di osservare che fotografare senza correre rischi per la vista. I filtri solari sicuri normalmente attenuano di un fattore 100.000 la radiazione del Sole nel visibile e nel vicino infrarosso.

Il fattore di attenuazione di un filtro e la sensibilità della pellicola utilizzata giocano un ruolo fondamentale nel determinare la corretta esposizione fotografica.  Fino a quando il Sole emette luce abbondante, si consiglia di utilizzare pellicole di sensibilità medio-bassa (50 – 100 ISO).

Il metodo più semplice per determinare la corretta esposizione per le fasi parziali, è quello di effettuare un test di prova sul Sole non eclissato, scattando un rullino di fotografie al Sole pieno con un determinato diaframma (da f/8 a f/16) ed utilizzando tutti i tempi di otturazione da 1/1000 a 1⁄4 di secondo.

Una volta sviluppata la pellicola, si verifica quale sia l’esposizione migliore e si userà il relativo tempo di posa per riprendere tutta la fase di parzialità.


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ABC Astronomia

Eclissi di sole: lo spettacolo della Natura 

Molti di voi probabilmente avranno assistito alle fasi parziali di un’eclissi di Sole, magari aiutandosi con rimedi fatti in casa e assolutamente da evitare, come lastre fotografiche, floppy disk, maschere da saldatore.

Se non avete più di 50 anni e non siete andati fuori dal nostro paese, non avete di sicuro mai assistito alla fase totale di un’eclissi di Sole, sicuramente lo spettacolo più bello della Natura.

Se siete arrivati in questo sito, saprete già che il prossimo Novembre la costa nord-orientale dell’Australia sarà interessata da questo rarissimo evento cosmico.

Se pensate che non valga la pena spostarsi così tanto per un’eclisse totale di Sole, aspettate di comprendere cosa si può effettivamente osservare, al di là dello spettacolo di un paese-continente che offre bellezze naturalistiche uniche, senza contare il fatto che se mancate l’appuntamento di Novembre, dovreste aspettare fino al 2026!

Cos’è e quando si verifica un’eclissi di Sole?

Un’eclissi di Sole è un fenomeno prospettico che coinvolge la Luna ed il Sole stesso.

La Luna, il nostro satellite naturale, ruota intorno alla Terra in circa 29 giorni. Il fenomeno delle fasi ne è la prova più evidente e da questo possiamo iniziare a comprendere qualcosa in più su questa apparentemente semplice configurazione geometrica.

Un’eclissi totale di Sole si verifica infatti quando la Luna si trova esattamente tra la Terra ed il Sole, quindi sempre e solo in fase di Luna nuova. Proprio come qualsiasi ostacolo che blocca la luce solare, il nostro satellite naturale proietta un’ombra dal diametro di poche centinaia di chilometri su alcune fortunate zone della Terra.

A rendere il gioco ancora più interessante e, purtroppo, raro, ci sono due fattori:

  1. Se le eclissi si verificano sempre con la luna nuova, perché non abbiamo un’eclissi di Sole ogni mese? Perché purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista), l’orbita della Luna non giace sullo stesso piano dell’orbita della Terra intorno al Sole, ma è inclinata di circa 5°. Senza entrare troppo nei dettagli, questo significa che ad ogni Luna nuova, quando effettivamente il nostro satellite dovrebbe trovarsi tra noi ed il Sole, in realtà esso si trova leggermente più in alto o più in basso rispetto all’orbita della Terra, con il risultato che l’ombra proiettata dal suo disco cade nello spazio.

  2. Il diametro apparente della Luna, ovvero l’angolo che sembra sottenderci nel cielo, è circa uguale a quello che ci sottende il ben più distante Sole. Il risultato? La Luna riesce quasi sempre a coprire per intero il disco solare se ci si trova nella zona giusta, facendo calare improvvisamente la notte sull’ambiente circostante. Il termine “quasi sempre” non è casuale, perché l’orbita della Luna attorno alla Terra non è circolare ma ellittica. In conseguenza di ciò, quando il satellite si trova nel punto più lontano, il diametro apparente è inferiore a quello del Sole, con il risultato che l’eventuale eclissi non sarà totale ma anulare: la Luna sembra entrare letteralmente nel disco solare producendo un anello di fuoco che però non risulta spettacolare come un’eclissi totale perché sulla zona interessata non cala la notte.

    Ecco quindi spiegata la rarità delle eclissi di Sole, specialmente quelle totali: la Luna non solo non deve trovarsi alla massima distanza dalla Terra, altrimenti non coprirebbe il disco solare, ma nella fase di luna nuova la sua posizione deve essere a ridosso o molto vicina al punto in cui l’orbita interseca il piano orbitale terrestre. Se tutto questo non bastasse, il diametro apparente, al massimo di poco maggiore di quello solare, rende accessibile la fase totale di un’eclissi solamente ad una stretta regione terrestre non più ampia di 200 km e lunga qualche migliaio.

Senza dover fare complessi ed astrusi calcoli matematici, si comprende bene che l’eventualità che una zona della Terra possa venire interessata da un’eclissi totale di Sole sia estremamente ridotta.

Si, ma quanto ridotta? Basti pensare che l’ultima eclissi solare totale visibile dall’Italia si è verificata nel Febbraio 1961 e la prossima è prevista per il 2081!

L’ultima eclissi di Sole che ha interessato l’Europa si è verificata l’11 Agosto 1999, la prossima sarà nel 2026, limitata alla parte nord-orientale della Spagna.

Se diamo uno sguardo a tutto il mondo, le cose vanno meglio, ma non quanto si crede.

Spesso le eclissi totali si verificano infatti in luoghi molto lontani e difficilmente accessibili, come quella dell’11 Luglio 2010 visibile solamente dall’isola di Pasqua, o quella del 1 Agosto 2008 che ha interessato principalmente polo nord e Siberia.

A complicare la situazione possiamo aggiungere uno sguardo al futuro, che non sembra affatto promettente; stiamo infatti per entrare in un periodo nel quale le eclissi totali di Sole saranno molto rare. Ad esclusione di quella del 20 Marzo 2015 che interesserà le remote isole Svalbard, a circa 1000 km dal polo nord, sulla Terra non vi sarà più un’eclissi totale di Sole fino al 12 Agosto 2026.

L’appuntamento del prossimo Novembre diventa quindi ancora più importante se non vogliamo aspettare altri 14 anni!

Elenco e zone di visibilità delle prossime eclissi solari. In blu quelle totali, le uniche durante le quali scende la notte. 

Le emozioni di un’eclissi totale

Al di là della rarità delle eclissi totali di Sole che contribuisce a renderle affascinanti a priori, proprio come dei rari gioielli, cosa spinge gli appassionati di tutto il mondo ad affrontare traversate di migliaia di chilometri per osservare la fase clou di un evento che nella migliore delle ipotesi ha una durata massima di 7 minuti appena?

Difficile comprendere le emozioni che si possono provare osservando la fase totale di un’eclissi di Sole se non si ha mai avuto la fortuna di assistervi; io ci provo, aiutandomi con qualche foto e video che spero vi aiutino a comprendere lo spettacolo al quale potremo assistere.

Al centro della fascia interessata da un’eclissi totale di Sole l’evento inizia come molte delle eclissi parziali che probabilmente avrete già visto con i vostri occhi.

Nulla cambia nel paesaggio, almeno in prima impressione. Anche se il Sole è coperto per oltre l’80% dalla Luna, non notiamo cambiamenti nell’illuminazione dell’ambiente circostante.

La nostra stella è ancora troppo brillante per essere osservata ad occhio nudo. Solamente con un opportuno e sicuro filtro solare si può notare che effettivamente ne manca un pezzo. Carino, curioso, ma forse non abbastanza emozionante.

Mano a mano che la Luna avanza e comincia a coprire, lentamente, più dell’80% del disco solare, i più attenti cominceranno a notare una strana luce. E’ come se di fronte al Sole ci fossero delle sottili nubi che ne riducono la luminosità, ma il cielo è sereno e questo comincia a confondere il nostro cervello che non trova una spiegazione alle informazioni che sta raccogliendo dai sensi.

Con il Sole coperto per oltre il 90%, la luce che ci arriva è simile a quella di un’uggiosa giornata d’autunno. Comincia ad alzarsi una leggera brezza provocata dal raffreddamento del suolo. Il paesaggio sembra ovattato. Suoni e movimenti sembrano rallentati. Il Sole è di nuovo troppo brillante per osservarlo ad occhio nudo e sembra quindi sempre lo stesso.

Se abbiamo la fortuna di trovarci vicino alle folte fronde di un albero, possiamo cominciare a notare qualcosa di strano in terra: la luce solare che filtra attraverso le strette trame di rami e foglie proietta decine di sottili falci solari.

 

Il momento migliore deve ancora arrivare però, e lo farà in modo talmente iprevedibile e rapido che vi lascerà senza fiato per diversi secondi.

Con la Luna che copre circa il 95% del Sole, la luce comincia a scarseggiare, ma è ancora giorno. Se osserviamo con un paio di occhialini solari possiamo apprezzare il movimento della Luna su quello che rimane del Sole.

Se ci troviao su una collina più alta del paesaggio circostante, potremmo osservare l’ombra della Luna che avanza verso di noi e come una spessa e velocissima nuvola comincia a far calare la notte tutt’intorno.

L’ombra della Luna ripresa dallo spazio

 

 

Le colline in lontananza diventano buie, così come l’orizzonte; qualche secondo di attesa e questa ombra scura ci investe alla velocità di 2800 km/h.

Tutto ad un tratto, in una frazione di secondo, cala il buio quasi totale.

Non è un tramonto, non è una nuvola che copre il Sole: è qualcosa di unico che trasforma un soleggiato giorno in una limpida e strana notte.

Se alziamo lo sguardo al cielo senza più aiutarci con il filtro solare, possiamo assitere ad un gioco di colori e luci meraviglioso.

Il Sole è completamente nero e circondato da un anello brillante che sfuma nel cielo. Stiamo osservando la sfuggente corona solare, l’atmosfera della nostra stella, altrimenti invisibile perché milioni di volte più debole della rovente superficie solare.

 

 

La corona solare

 

Allargando lo sguardo il quadro è completo. Non servono telescopi, neanche binocoli: il nostro occhio è lo strumento migliore.

Per oltre mezzo cielo attorno al Sole eclissato si osservano stelle e pianeti brillanti, come se ci trovassimo in una notte di Luna piena.

Si, anche di giorno, sebbene nascosti dalla nostra brillante atmosfera, così essenziale per la vita sulla Terra, le stelle sono sempre lì pronte a ricordarci il nostro posto in questo magnifico Universo.

 

 

 

Fase totale di un’eclissi di Sole

 

L’ombra della Luna non riesce ad oscurare tutto il cielo perché troppo stretta. Durante questi pochi minuti potremmo quindi assistere ad un lento spostarsi di tinte e colori.

L’orizzonte resterà quasi completamente fuori dall’ombra della Luna, risultando quindi brillante e tendente ai colori del tramonto. L’arco scuro centrato attorno al Sole che ci permette di vedere le stelle e rende il cielo scuro quasi come di notte, lentamente si sposterà liberando parti di cielo da una parte ed oscurandone altre, come se fosse un gigantesco buco nel sottile strato di atmosfera che ci separa dallo spazio.

Meravigliati da cotanta bellezza, quasi non ci accorgiamo di cosa succede all’ambiente circostante. La temperatura è scesa bruscamente di diversi grandi, probabilmente anche 10 se siamo nel mezzo della giornata; il vento si è acuito, la natura di colpo si è addormentata e tutt’intorno tace.

Pochi secondi per gustarsi una situazione così irreale e allo stesso tempo unica, poi dal Sole comincia ad uscire il primo raggio di luce.

La Luna sta abbandonando il disco della nostra stella; le sue montagne più alte cominciano a giocare con la luce del Sole mostrandolo e nascondendolo subito dopo. Questo è l’avvertimento che la fase totale sta per finire.

Così come queste strane tenebre sono giunte lasciandoci senza parole e facendoci precipitare in una situazione completamente diversa, con la stessa velocità ora ci abbandonano. Una manciata di secondi e il giorno ritorna come se niente fosse accaduto.

Questo è il ciclo della Natura; questa è un’infinitesima parte del meraviglioso Universo che abbiamo la fortuna di poter osservare con sublime consapevolezza.

 

Appuntamento in Australia

L’eclissi solare del prossimo Novembre sarà totalmente invisibile dall’Italia perché si verifica quando il Sole è sotto l’orizzonte.

La fase totale dell’evento sarà visibile sulla terraferma solamente dalle coste australiane la mattina del 14 Novembre 2012.

Se non dovesse bastare il racconto e le immagini di una tipica eclissi totale di Sole, provate ad immaginare l’emozione del Sole rosso infuocato e già intaccato dall’abbraccio lunare, spuntare dalle immense distese dell’oceano Pacifico e specchiarsi sulla barriera corallina più grande e bella del mondo.

L’avanzare dell’alba è accompagnato in perfetta sincronia dall’avanzare della Luna, fino a quando, circa 2 ore dopo, dall’oceano fa capolino velocissima l’ombra del nostro satellite naturale che improvvisamente rende buio quel pezzo di orizzonte che aveva appena fatto in tempo a salutare il tepore solare. Stelle, pianeti e soprattutto costellazioni invisibili dai cieli italiani accompagnano in rigoroso silenzio questi due minuti di meraviglioso stupore.

Dietro di noi il cielo resta chiaro, sembra sia arrivato il tramonto, ma in realtà è semplicemente un’alba che per una volta nella nostra vita si è presentata due volte nel giro di un paio d’ore.

Percorso dell’eclissi totale di Sole del prossimo 13 Novembre 2012

 

>> Guarda il Video dell’eclissi del messico 1991 <<

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Raccontare l’eclissi di sole totale in programma in Australia il 13/11/2012

Si tratta di un evento unico: in Italia ne sarà visibile una solo nel 2081

Perugia – Raccontare un evento unico che non si ripeterà con le stesse caratteristiche nell’arco di una vita. Il tutto senza tralasciare l’aspetto culturale e sociale, mettendo in evidenza le differenze antropologiche tra le popolazioni. E’ il progetto che il fotografo perugino Giulio Fratticioli – con l’aiuto del suo staff – sta mettendo in cantiere in occasione dell’eclissi totale di sole, in programma il prossimo 13 novembre in Australia. Il prodotto che ne uscirà sarà raccolto in un libro, un mix tra fotografie e testi, ed in un video.

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L’eclissi del 13 novembre sarà totale: la Luna, che si trova a circa 380mila km da noi, apparirà leggermente più grande del sole (a 149 milioni di km) che sarà coperto per intero per circa 2 minuti e 30 secondi.
Cosa succederà durante un’eclissi totale? La fascia di totalità è larga poco più di 100 km e lunga qualche migliaio. L’occhio umano noterà solamente un leggero calo di luminosità nonostante il sole sia già coperto per circa il 99%. L’ombra della Luna che coprirà completamente il Sole, avanzerà verso la terra a circa 2800 km/h… nel momento di totalità, sarà buio, si avvertirà una fresca brezza e si vedranno le stelle!

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La prossima eclissi totale ci sarà il 20 marzo 2015 ma sarà riservata solo alle regioni attorno al Polo Nord. Secondo le proiezioni solo il 2 agosto 2027 ve ne sarà un’altra visibile dalla terraferma. In Italia un’eclissi di sole totale non sarà visibile prima del 2081, mentre l’ultima c’è stata il 15 febbraio 1961. L’appuntamento del prossimo novembre, quindi, rappresenta un’occasione estremamente importante data la sua rarità. Con l’occasione sarà polarizzata l’attenzione anche sulle condizioni di vita di civiltà temporalmente e fisicamente lontane come i Maya e gli Aborigeni (che, in occasione dell’evento, saranno dotati di appositi occhiali).

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La realizzazione di questo reportage sarà pubblicizzata, attraverso vari strumenti, in questi mesi, in attesa dello svolgersi dell’evento vero e proprio. Il libro sarà pubblicato entro l’anno in corso.

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Partecipa al perfezionamento della Storia di Perugia

In seguito al successo della pubblicazione

“Da Natalini a Fratticioli la fotografia a Perugia dalla fine dell’800 ai giorni nostri”,

raccogliamo le vostre impressioni le osservazioni e le correzioni per la seconda edizione!

Per tutti coloro che  detengono una copia originale e che apportino miglioramenti e consigli,  fino al 2 febbraio 2016, verrà effettuato

uno sconto del 50% sul nuovo volume, oltre alla possibilità di prendere i primi 100 numeri con ringraziamenti e dedica di Serena e Sandro Fratticioli.Volume su Perugia Antica

Il nuovo volume avrà la traduzione in inglese e l’aggiunta di alcune immagini inedite.